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lunedì 8 ottobre 2012

Viaggio tra le nevi e l’incanto ghiacciato del Nordland invernale…quando il sole non sorge mai all’orizzonte.




Atterraggio nel Nordland


Sono passati già 8 mesi e ancora non ho trovato un solo momento per mettermi tranquilla e ricordare questo splendido viaggio a caccia di aurore boreali e orche marine fatto la scorso capodanno nel nord della Norvegia.

Oggi ci sono 38 gradi e c’è così tanta umidità che nemmeno al brezza del mare riesce a dare un po’ di sollievo. Certo, fa un po’ strano ricordare gli incantati paesaggi innevati con questo caldo così torrido, ma magari se riesco ad immergermi per bene nei ricordi di questo splendido viaggio, riuscirò anche a sentire un po’ meno caldo.

Dopo aver visto per la prima volta l’aurora boreale durante un viaggio fatto a Tromso (nel Nord-Norge – Lapponia norvegese) nel 2008, sono rimasta affascinata da questo magico fenomeno. Avevo sempre desiderato vederlo di persona e mi aspettavo già di vedere qualcosa di incredibile qualora fossi riuscita a incontrarla, ma nella realtà si è rivelato essere un evento mozzafiato ancora più spettacolare di ciò che mi immaginavo.

All’epoca avevo con me solo una piccola fotocamera compatta da 6 megapixel che mi ha sempre regalato delle ottime foto (considerando che io come fotografa non valgo gran che), ma che stavolta mi ha tradito alle spalle! Nemmeno una, delle centinaia di foto che avrò scattato all’aurora, riportava la benché minima traccia di essa….centinaia di foto tutte completamente nere!!!!

Ovviamente la colpa non è stata della mia povera fotocamera che, nei limiti del possibile, faceva egregiamente il suo mestiere, ma dalla sua proprietaria che si aspettava dalla lente di una compatta foto grandiose scattate al buio…

Così, per il capodanno 2012 ho deciso di partire di nuovo per il nord della Norvegia e di andare a caccia “fotografica” di aurore boreali e orche marine. Stavolta, ho deciso di lascare a casa la mia piccola compatta e ho portato con me una nuova compagna: una bella Canon 600D (che mi sono auto-regalata per Natale) con obiettivo grandangolare 16-35mm f/2.8 gentilmente prestato da una persona a cui tengo tantissimo: il mio paparino!!!

Sì lo so, f 2.8 probabilmente non ce la fa comunque a cogliere la flebile luce dell’aurora, ma le mie finanze non mi permettono di fare di meglio e d’altra parte un pizzico di fortuna sarebbe potuta capitare dalle mie parti comunque, non è vero?

Destinazione del viaggio: isole Lofoten e Nordland, entrambi oltre la linea del circolo polare artico, dove in inverno, per alcune settimane il sole non sorge mai oltre la linea dell’orizzonte.

 



 

Ad essere sincera mi aspettavo di ritrovarmi a vivere una settimana intera nella notte, ma in realtà sono stata felicemente sorpresa di scoprire che, anche se il sole non sorge mai oltre l’orizzonte, durante alcune ore del giorno (più o meno dalle 10,00 alle 14,30) c’è luce a sufficienza da poter avere una visione diurna delle cose. Il che mi ha permesso di apprezzare molto di più lo splendido paesaggio norvegese e di scattare alcune belle foto. Non molte purtroppo, visto che ,a causa del vento, la maggior parte sono venute un po’ mosse.

Il mio viaggio inizia con l’atterraggio all’aeroporto di Oslo Torp dove con sorpresa, durante la discesa dell’aereo scopro che, se gli americani sono considerati da tutto il mondo pazzi per le decorazioni natalizie, i norvegesi non sono da meno…c’erano più luci di natale sulle case che illuminazione sulle strade!

Da Torp, in concomitanza con l’arrivo dei voli, parte un autobus che porta direttamente al centro di Oslo. Comodissimo se non fosse per il fatto che l’autobus che aspettava il nostro volo non era sufficiente per caricare tutti i passeggeri e buona parte delle persone (me compresa ovviamente) abbiamo dovuto attendere circa un ora per quello successivo.

Ad Oslo ho alloggiato all’Anker hostel  (www.ankerhostel.no) a cui sono ormai affezionata. Ogni volta che vado ad Oslo finisco sempre per alloggiare lì in quanto è l’ostello più economico della città ed è vicino alla stazione dove arriva l’autobus dall’aeroporto di Torp.

Inizialmente era davvero un bell’ostello, pulito e con tutte le comodità (camerate ampie dotate di bagno, cucinino, armadietti dove chiudere a chiave gli oggetti di valore, wifi gratuito e al pian terreno un ristorante dove far colazione o mangiare un pasto se non si ha voglia di uscire). Purtroppo con gli anni si sta un po’ degradando. Nei corridoi c’è una puzza terribile e materassi  e cuscini sono quasi tutti macchiati. A dire il vero l’igiene nelle camerate è diventata così scarsa che non mi meraviglierei di trovare le cimici del letto.

Per fortuna che, come in tutta la Norvegia, asciugamani e lenzuola non sono compresi nel prezzo e quindi se ci si ferma diversi giorni conviene portarsi i propri da casa…almeno posso dormire su qualcosa di pulito che una volta tornata a casa finirà in lavatrice a 90°C.

Nella reception sono appesi diversi cartelli che avvisano gli ospiti di stare attenti ai borseggiatori che si trovano nei dintorni dell’ostello. Molti dormitori hanno all’interno un cucinotto che sarebbe fantastico, se solo fosse provvisto di pentole, piatti e posate. Invece nulla, se ti vuoi cucinare qualcosa per risparmiare oltre al cibo ti devi comprare anche la pentola e tutto il resto (a meno che non accetti di pagare 14,00€ per l’attrezzatura) A questo punto faccio prima ad andare a cena fuori alla scoperta della cucina Norvegese!

Il giorno dopo ho il volo per Bodo dall’aeroporto principale di Oslo Gardermoen che ho raggiunto dalla stazione attraverso un treno velocissimo che passa ogni 15 minuti e arriva in aeroporto in 19 minuti. C’è ovviamente anche un autobus che arriva lì con corse frequenti, ma dato che avevo il volo la mattina presto e che ormai i controlli in aeroporto sono sempre più estenuanti, non volevo correre rischi e ho preferito spendere qualche corona in più per il treno. Prezzo del biglietto sola andata 170 Nok (circa 24€) e se compri andata e ritorno non ci sono sconti. E’ sempre meglio acquistare il biglietto alle macchinette automatiche in quanto in biglietteria si pagano 30Nok in più per biglietto. Validare il biglietto prima di salire sul treno.

Sorvolare il Nordland è un’esperienza che merita di essere vista, d’obbligo sedersi vicino al finestrino.

Catene montuose coperte di neve inframmezzate da splendidi laghetti che riflettono le nuvole del cielo, fiordi e riflessi di luce rosa… Nonostante il vetro spesso dell’oblo le foto fatte dall’aereo sono splendide.

 
 
 
 
 
 




















 Arrivata a Bodo corro al banchetto della Six per ritirare l’auto prenotata (una Citroen A1) prima che chiudessero per il capodanno. Quando esco dall’aeroporto e recupero l’auto devo ammettere di aver avuto un attimo di smarrimento:  15cm di neve ghiacciata sulle strade e auto senza catene!!! E mho come la muovo sta macchina da qui????




Ho guardato le altre macchine e visto che tutti andavano tranquillamente in giro senza catene, quindi mi sono fatta coraggio ho messo in moto e….miracolo!! Riuscivo ad andare in giro senza slittare di qui e di lì!!!

Prossima tappa supermercato!

Dato che qui i prezzi di qualsiasi cosa sono esorbitanti e che essendo periodo festivo e di bassa stagione i ristoranti sono quasi tutti chiusi ho pensato che in fin dei conti far la spesa e cucinarmi da sola (confidando nella presenza di pentole e piatti nelle strutture dove alloggerò) può essere un modo per risparmiare qualcosa…povera illusa!!

Premesso che nel supermercato dove sono stata era comunque tutto carissimo, che frutta e verdura erano praticamente inesistenti (lattuga, pomodori, carote e mele) e che il reparto più grosso era quello dei cibi precotti confezionati, mi sono limitata ad acquistare da brava italiana della pasta ovviamente Barilla (della serie quando c’è Barilla c’è casa), sugo di pomodoro, latte e cereali per la colazione, marmellata, olio, acqua minerale, un paio di confezione di formaggi locali già affettati da mettere nei panini, 1 confezione di pane a fette,1 di wurstel, senape, yogurt e due confezioni di cibi precotti (tanto per assaggiare). Totale spesa 200,00€!!!! Paura!!!

La prima notte (che poi è anche la notte di capodanno) la passo al Bodo Vandrerhjem Hostel (www.hihostels.no/vandrerhjem/bodo-vandrerhjem/ ), un ostello molto carino e pulito sito proprio a fianco della stazione ferroviaria e di fronte al molo da dove partono i traghetti per le isole Lofoten.

Le camerate sono minuscole, ma pulite e stavolta le lenzuola sono comprese nel prezzo. Nell’ostello c’è una bella cucina, non molto grande ma fornitissima di tutto ciò che serve in una cucina. Le camerate hanno quasi tutte un piccolissimo bagno e sono dotate di TV che trasmette anche canali via satellite. I prezzi sono ovviamente esorbitanti per essere un ostello, ma è quanto di più economico si può trovare a Bodo. Hanno anche a disposizione camere doppie con bagno per chi non vuol rinunciare alla privacy.

Nel periodo festivo l’ostello è praticamente autogestito, nel senso che per entrare e fare il check in e il check out bisogna contattare telefonicamente sul cellulare un addetto che con calma verrà ad aprire. A parte questo devo dire che mi sono trovata benissimo qui, c’è un ampio parcheggio proprio di fronte e un ambiente internazionale e tutto è molto pulito.

Al momento del check in ho chiesto al tipo se per capodanno organizzavano un veglione o se conosceva qualche ristorante carino dove poter cenare e aspettare la mezzanotte, ma a quanto pare in Norvegia i prezzi sono così alti che anche i Norvegesi (o quanto meno, quelli del nord del Paese) preferiscono fare il cenone a casa con amici e parenti e poi al limite i più giovani vanno in qualche pub ad aspettare la mezzanotte. Risultato: i ristoranti e tutti i negozi chiudono al massimo alle 4 e la città rimane deserta.

Bene!! Dato che non avevo mangiato a tutto il giorno decido x sicurezza di farmi uno spuntino nel primo pomeriggio con un Kebab e coca cola (20,00€) e di farmi poi un giro per la città.
A parte la zona portuale si tratta di un’area residenziale, con tante villette o piccole palazzine addobbate a festa. Ad ogni finestra c’erano addobbi, candele e luci e ovviamente anche lungo le grondaie, le staccionate e ovunque potessero essere messe. Mi sa che qui anche se fosse arrivata l’aurora non me ne sarei accorta affatto con tutte queste luci.

Alle 3 del pomeriggio era già notte fonda e stavo incominciando ad annoiarmi, così prendo la fotocamera e la macchina e decido di esplorare i dintorni della città sperando, dato che il cielo era completamente sgombro, di avvistare l’aurora. Ho percorso la statale 80 in direzione Loding, ma ad un certo punto ho dovuto fermarmi e tornare indietro perché aveva iniziato a nevicare  e c’era un forte vento, soprattutto lungo la costa, e non riuscivo più a distinguere la strada ghiacciata da ciò che non era strada.

Nel tornare indietro mi sono fermata in un paesino (o forse era un quartiere di Bodo) dove ho incontrato una bellissima fiaccolata. Tutti gli abitanti del paese percorrevano la strada principale a piedi, con gli sci o lo slittino con delle bellissime fiaccole in mano.


Alla fine della fiaccolata sono partiti i fuochi d’artificio, tantissimi! Da quel momento in poi ovunque hanno iniziato a lanciare altri fuochi d’artificio così che, dato che mi trovavo lungo la costa, mi sembrava d’essere in Sicilia a Ferragosto, quando a mezzanotte tutti i paesi della costa e dell’entroterra fanno a gara a chi fa i fuochi più belli. Uno spettacolo fantastico! Una sola domanda però mi sorge spontanea: ma perché fanno i fuochi alle 5 del pomeriggio??? In realtà poi i fuochi sono andati avanti tutta la serata fino a mezzanotte.





 




 
Verso le 22,00 l’ostello era deserto. Una coppia di francesi cercavano anche loro un posto dove passare il capodanno ed erano delusissimi di non avere trovato nulla.

Alla fine mi sono decisa e sono andata in un pub. Naturalmente a parte le 2 cameriere e il proprietario il pub era deserto. Ci saranno stati in tutto 6 o 7 avventori e far amicizia è stato facilissimo. I norvegesi sono molto cordiali e aperti e conversare con loro è davvero piacevole e ovviamente a mezzanotte tutti in strada a festeggiare con i fuochi.

Come da tradizione alle 2,30  ero in ostello a cucinarmi cotechino e lenticchie portati dall’Italia insieme ai pochi ingredienti per rendere il piatto profumato e saporito. Mai lasciare che passi il capodanno senza aver mangiato cotechino e lenticchie! Buonissimi tra l’altro!

Il giorno dopo, alle 9 sono già in piedi nonostante fuori sia ancora buio. Il tempo della colazione (inclusa nell’ostello con formula apri il frigo e serviti di ciò che trovi) e finalmente inizia a spuntare un po’ di luce.

Alle 15.30 parte il traghetto per le Lofoten e dato che a Bodo era tutto chiuso e comunque non c’è gran che da vedere decido di partire alla volta del Malestrom (Salstraumen), un gorgo sito non molto distante da Bodo.
Purtroppo questo gorgo non c’è sempre, ma solo a certi orari in base alle maree. Ovviamente non sono riuscita a vederlo, ma il paesaggio della zona è comunque bellissimo e merita il viaggio. Per chi desiderasse vederlo e ha a disposizione qualche giorno di tempo su internet si trovano gli orari (www.bodo.kommune.no/nor/om-bodo-kommune/sentraladministrasjonen/servicekontoret/tourist-information-bodo/ ). Io non li ho guardati perché di tempo non ne avevo e comunque dovevo perdere qualche ora prima del traghetto, quindi sono andata lì con l’idea o la va o la spacca. Ho letto che è anche possibile fare immersioni in questo posto, ma francamente, nonostante sia una diver, non mi verrebbe proprio voglia di farlo.
Il sito è ovviamente turistico e quindi perfettamente attrezzato con campeggi e hotel per pernottare. In estate è pieno di sentieri per il trekking ed aree attrezzate per il picnic. Non fosse così cara la Norvegia ci tornerei più che volentieri.
Una precauzione: sembra che un ottimo posto da cui poter vedere il gorgo sia in cima al ponte che collega i due lembi di terra in mezzo al quale c’è il mare. Fate attenzione al cartello che indica la forza del vento all’inizio del ponte perché anche se alla base non sembra un vento eccessivamente forte man mano che salite vi renderete conto che è davvero forte e rischiate seriamente di essere spinti giù. Io non ho fatto caso al cartello e a ¾ dalla cima mi sono dovuta attaccare con tutte le mie forze al corrimano e tornare indietro.
Poco fuori da Bodo, lungo la strada che va al gorgo c’è un negozio che vende pietre semipreziose con annesso ristorante ( www.bertnesgeosenter.no ). Se vi piace questo genere di cose, fermatevi perché merita davvero un sosta ( e magari un piccolo acquisto). 
Il traghetto per le isole Lofoten parte dal molo di Bodo in direzione Moskenes in perfetto orario nonostante sia uno di quei traghetti che può caricare anche auto e camion. Il biglietto si fa a bordo e costa 604 Nok  (83,00 €) per la macchina e 168 Nok (23,00€) per le persone  (orari visionabili sul sito www.torghatten-nord.no/english/default.aspx ). La traversata dura circa 4 ore e, nonostante il traghetto sia abbastanza grande e stabile, quando il mare è parecchio mosso si sente parecchio. Quindi se soffrite il mal di mare vi consiglio di portarvi appresso i travelgum.
Per chi invece come me non soffre il mare all’interno del traghetto è presente un bar ristorante che serve sia snack e hamburger che piatti tradizionali. Il menu è disponibile solo in norvegese, ma se non c’è gente il personale sarà lieto do spiegarvi in cosa consistono i piatti e ve li porterà al vostro tavolo non appena pronti. Questo è quello che ho ordinato io e che dovrebbe essere un piatto tipico della zona, peccato che non mi sono segnata il nome.
Arrivata a Moskenes ho percorso circa 5 km per arrivare ad Å i Lofoten, ultimo paesino delle Lofoten dove avevo prenotato un letto nell’ostello sopra il museo dello stoccafisso.

Innanzitutto bisogna dire che i proprietari, Elin e Steinar, sono davvero gentilissimi. Mi hanno aiutato per email a capire come meglio arrivare alle Lofoten e quali erano gli orari dei traghetti (inizialmente volevo farmi in macchina tutto il tratto da Oslo a Bodo).

Lui parla perfettamente l’Italiano e al mio arrivo, nonostante fossero in vacanza alle Canarie, mi ha contattata per assicurarsi che il viaggio fosse andato bene e per farmi una bellissima sorpresa: dato che l’ostello era al completo, ha deciso di darmi allo stesso prezzo una delle loro bellissime Rorburer (le classiche casette dei pescatori attualmente restaurate e complete di ogni confort), che solitamente nel periodo invernale tengono chiuse. Il mio soggiorno da loro è stato stupendo, la rorburer era fantastica, affacciava direttamente sul mare e ho dovuto dividerla con altri ragazzi francesi solo una notte.
Se un giorno tornerò alle Lofoten (cosa che spero) sicuramente alloggerò nuovamente presso la loro struttura: www.lofotenferie.com , email: aa-hamna@online.no
 

A proposito delle Lofoten, bisogna dire che il periodo natalizio per loro è bassa stagione e la maggior parte delle strutture turistiche e dei ristoranti è chiusa e i proprietari sono tutti in vacanza (a quanto pare la meta più gettonata sembrano essere le Canarie). Quindi trovare una sistemazione o semplicemente un posto dove mangiare in questo periodo diventa un’impresa e quelle poche strutture aperte hanno ovviamente prezzi esorbitanti. Consiglio quindi vivamente di considerare una sistemazione ove sia possibile utilizzare la cucina per prepararsi i pasti da soli.

I supermercati alle Lofoten sono quasi sempre aperti (eccetto nei giorni di festa) e quindi è comunque possibile fare la spesa.

Durante la mia permanenza alle Lofoten speravo di avere l’opportunità di fare qualche bella ciaspolata (mi sono portata apposta ciaspole e bastoncini in valigia), ma alla fine le ore di luce sono davvero poche e il tempo continua a cambiale da nuvoloso e fortemente ventoso a tormenta di neve improvvisa. Insomma, alla fine ho passato le giornate a girovagare in macchina fotografando gli spettacolari paesaggi.
Ogni angolo di ciascuna delle isolette nasconde una sorpresa e quindi ogni deviazione merita di essere percorsa. Il paesaggio è così drammatico ed affascinante che non riuscivo a smettere di ammirarlo.








 



 

Diverse volte ho incontrato delle bellissime aquile, davvero enormi.  Fermarmi a guardarle mentre cacciavano è stata un’esperienza mozzafiato.

 

Così come mi è mancato il respiro, ma per motivi diversi, quando ho incontrato dei ragazzi che, come se niente fosse, facevano surf in spiaggia!!!

 

 

In questa stagione negozi  presso cui fare acquisti di qualcosa di tipico praticamente non ce ne sono. Io ne ho incontrato uno solo che avrei praticamente svaligiato se solo avessero accettato la carta di credito.

Si tratta di un negozio di prodotti fatti a maglia dalle donne delle isole e poi rivenduti a scopo di beneficienza. Maglioni, guanti di tutti i tipi, borsette, sciarpe e cappelli di diversa foggia, ma anche calzettoni e coperte, tutti lavorati a maglia. Davvero incantevoli!  Il negozio mi sembra che si trovi lungo la E10 prima di Leknes, ma non mi ricordo più esattamente a che altezza. Mi ci ero fermata perché era l’unica luce in mezzo al buio durante una tormenta di neve, quindi non ho focalizzato esattamente dove mi trovavo purtroppo.

Come molti sanno alle Lofoten la temperatura, grazie agli influssi della corrente del golfo, non è mai troppo rigida e in inverno raramente scende sotto i 5-6 gradi, quindi non c’è bisogno di bardarsi come se si andasse al polo nord. Tuttavia soffia costantemente un vento fortissimo e ovviamente freddino, quindi consiglio di potare con se giacca, cappello e guanti antivento.

Purtroppo durante tutte le notti passate alle Lofoten il cielo è stato sempre coperto e non mi è quindi stato possibile cercare la famosa aurora boreale.

Al ritorno dalle Lofoten ho alloggiato 2 notti al Nordnes Camp & Bygdesenter vicino alla cittadina di Saltdal, lungo la E6 (www.nordnescamp.no ). Il campeggio è gigantesco e si trova in un’area naturale incantevole. Andar lì in estate deve essere supendo: boschi e natura incontaminata.

Al mio arrivo sono rimasta davvero sorpresa di scoprire che c’era un sacco di gente che stava lì in roulotte o addirittura in tenda nonostante fosse Gennaio e fuori ci fossero circa -10°C. Ma come fanno????

Io ovviamente non sarei mai sopravvissuta al freddo e ho optato per una sistemazione con tutti i confort: un bel bungalow. La prenotazione l’avevo fatta on line al prezzo di 350 Nok (circa 48,00€ a notte, la sistemazione più economica di tutto il viaggio!) tramite il sito www.booking.com , dove però non diceva nulla riguardo al bagno. Insospettita ho contattato la struttura che in effetti mi ha confermato che il bagno era in un bungalow all’esterno non molto lontano. Attimo di panico! Già mi vedevo attraversare il tratto dai bagni al mio bungalow in accappatoio, con i capelli bagnati a -15°C tra la neve e il ghiaccio!!! Non ce l’avrei mai potuta fare!

Fortunatamente il proprietario, probabilmente intuendo che per un’italiana questo sarebbe stato un grosso ostacolo, si è impietosito e mi ha scritto dicendomi che, dato che era bassa stagione, mi avrebbe concesso di pernottare allo stesso prezzo in un altro bungalow dove il bagno era all’interno. Quando ho letto l’email ero al settimo cielo!!!!

Il bungalow era in effetti  carinissimo, pulito e pieno di ogni confort eccetto uno: l’acqua calda!!!! In realtà il boiler c’era, ma la tanica era minuscola e comunque non riscaldava abbastanza perché l’acqua usciva comunque ghiacciata. Purtroppo me ne sono accorta solo quando già ero mezza bagnata e mi sono quindi rassegnata a fare una doccia lampo e correre poi a raggomitolarmi vicino al calorifero che era invece bollente. Altro inconveniente, il tubo che portava acqua alla doccia era bucato e quindi, uscita dalla doccia, ho trovato il pavimento del bagno completamente allagato.

Ad ogni modo, per festeggiare la prova di coraggio superata (la doccia con acqua ghiacciata) mi sono concessa una cena al ristorante del campeggio. Molto caratteristico e la cucina non è niente male!

Lì ho fatto amicizia con un tipo fuori di testa. Da Oslo si è trasferito lì solo per avere la possibilità di vedere spesso l’aurora e per passare le giornate a pescare salmone nel fiume Saltdal. Ovviamente vive alla giornata e mi ha mostrato tutte le foto che aveva scattato all’aurora col suo cellulare e dei pesci presi.

Ehi, un momento, fermi tutti! Com’è che lui con uno smartphone riesce a fotografare l’aurora e io con la mia compatta non ci sono riuscita?!?
 
Il giorno dopo, sveglia all’alba…anzi, dato che l’alba non esisteva lì, direi sveglia in piena notte per raggiungere il Tysfjord Turistsenter dove organizzano uscite in gommone con l’intento di avvistare le orche marine che in questo periodo dell’anno si cibano di aringhe lungo la costa settentrionale della Norvegia.
Arrivata lì, mi hanno fatto bardare con una tuta speciale che permette di non bagnarsi e di non far penetrare il vento. In effetti funziona perfettamente, peccato che non copra anche i piedi che alla fine della giornata erano completamente congelati.
L’escursione è costata 1050 Nok (circa 144,00€) ed è durata circa 4 ore. Purtroppo delle orche nessuna traccia, ma abbiamo incontrato delle enormi aquile intente a cacciare proprio di fianco al nostro gommone. Un’esperienza davvero unica, resa ancora più bella dall’effetto penombra rosata del giorno polare e dallo splendido paesaggio dei fiordi.
Il Tysfjord Turistsenter (www.tysfjord-Turistsenter.no ) si trova lungo la E6 in direzione Narvik, 6km a sud di Bognes e a 220km da Bodo, nel villaggio di Storjord. La struttura comprende anche un hotel attrezzatissimo con sauna e tutti i confort. Organizza escursioni alla ricerca di balene e orche quasi durante tutto l’anno ed è inoltre possibile scegliere l’opzione di fare snorkeling qualora si dovessero incontrare questi stupendi mammiferi marini (ovviamente pagando un supplemento che, in caso l’avvistamento non avvenga, non viene rimborsato).
 
L’ultima notte al Norden camp l’ho passata quasi interamente al freddo in quanto finalmente il cielo era sereno e quindi avevo la speranza di poter vedere l’aurora. Purtroppo così non è stato, ma la stellata che ho potuto ammirare, con tanto di stelle cadenti, è stata comunque bellissima.
Il giorno successivo rientro a Bodo per prendere il volo per Oslo. Mezza giornata a spasso per il centro della città, pieno di negozi e ristoranti aperti a tutte le ore come ogni capitale europea che si rispetti e in serata volo Ryanair per l’Italia.
In assoluto direi che questo è stato il viaggio più costoso che abbia mai fatto. Tra voli, pernottamenti, cibo, auto, benzina ed escursione in gommone ho speso circa 1.900,00 € per una settimana. Purtroppo devo ammettere che la Norvegia sta diventando sempre più cara (nel 2008 il viaggio fatto a Tromso era costato meno della metà)  e difficilmente in un futuro prossimo mi potrò permettere un nuovo viaggio in questo splendido Paese che invece meriterebbe di essere visitato molto di più.







domenica 7 ottobre 2012

Traveling along the snow and the ice of the Nordland’s winter….when the sun never raises the horizon.

Landing to the Nordland



It’s already 8 months passed away since this trip happened and I’ve not yet had a single moment of time to recollect my memories about this wonderful holiday spent looking for the northern lights and the killer whales in the North of Norway at the begin of 2012.

Today we have 38°C in Italy and the humidity is so high that neither the sea wind can help feel fresher. It is a bit strange to remind the magic landscapes covered by snow when temperature around me is so hot, but perhaps if I can go deep into my travel memories, I won’t feel so hot.

The first time I saw the northern lights it has been few years ago during a holiday spent in Tromso (in the north Norge, the Norwegian Lapland) made in 2008. I immediately felt completely enchanted by the magic of this phenomenon. I had always wishes to see it in person and already expected something amazing, but what I saw has been even better, something breathtaking!

At that time I was used to travel with a compact 6 mpixel camera that always delivered great pictures (even if I’m not such a good photograph). But this time it unexpectedly betrayed me! I took hundreds of photo to the northern lights, but any of them showed a single glimpse of lights…all black!

Of course it wasn’t my camera’s fault. It worked well for whet it could, but taking a photo of a little light in the dark of the sky is a difficult task it was not able to accomplish.

So, this new year I decided to take my revenge and went to Norway with the target to hunt northern lights and killer whales with a new friend: a nice Canon 600D (that I bought as Christmas present for myself) with a 16-35mm f /2.8 lens borrowed from a person that I love so much, my dad!

I know, f/2.8 lens won’t probably catch the small light of a northern light, but I couldn’t afford anything better and on the other side I really relied on a pinch of fortune.

My travel destination were the Lofoten islands and the Nordland, both of them placed above the polar circle line, where at that time of the year the sun never rise the horizon.

To be honest I was expecting to spend the whole holiday in a completely dark day, but I’ve been glad to find out that during few hours a day there is light enough to clearly see everything, just the sun never appears but it lights the sky anyway (more or less from h 10, 00 to 14, 30 in this week of the year). This allowed me to appreciate the amazing landscape and take few good photos (unfortunately the strong wind ruined most of them).

My adventure starts when my flights is landing to Oslo Torp airport and I get surprised to find out that Christmas in Norway is really a serious matter: US people are considered crazy for the amount of Christmas decoration they use in their house, but Norway’s people are not that far. There were much more lights on the houses, their roof and whatever could be covered by lights that lights in the streets!

To reach Oslo from Torp there is a bus that leave every time a flight lands and the trip is about 1,30h long.

Shame the bus that was supposed to leave for my flight’s passengers was already full and we had to wait 1, 00 for the next one!

In Oslo I overnight in a dormitory at Anker hostel (www.ankerhostel.no) where I usually go when in Oslo as it is very close to the train and bus station and is probably the cheapest accommodation in the city (though for my standards still quite expensive).

 

The first years I went there it was a very nice brand new place, quite clean and with lot of facilities (ensued dormitories with lot of spare room, little kitchenette fully furbished, a locked cabinet for each bed where leaving value things, free wifi and at the ground floor a nice restaurant where having breakfast or order a meal when you’re too tired to go out). Unfortunately with times this nice place is getting worse. The aisles terribly stinks, mattresses and pillows are covered with dirty spots and dormitories are scarcely cleaned, so the I wouldn’t have been surprised to spot bed bugs walking around my bed at night.

As bed lines and towels are not included in the price, I’m glad to take mine from home. At least I can sleep on something clean that will end in the washing machine at 90°C as soon as I come back home.

Near the hostel desk are few advices that alert gust to take care their belongings as in the area there are lot of pickpockets thieves. Most of the dormitories have a little kitchenette facility, which is great in a Country where everything is so expensive! Shame that if you want to use it, you need to buy pan and pots, dishes, glasses, etc as its cabinets are completely empty making this great facility completely useless unless you don’t accept to pay 100 NOK (about 14,00€) to borrow the cooking equipment.

The next morning I have my flight to Bodo from Oslo Gardermoen airport that I reached by train. It leaves the central station every 15 minutes and it is very quick as it arrives in only 19 min. Of course there is also a cheaper bus that leaves the bus station quite often but it is slower and as my flight was in the early morning and the security check are now become very accurate  I preferred to pay a bit more but arrive quickly at the airport. The train ticket one way costs 170 NOK (about 24, 00 €) and no discount for a return ticket. It is better to purchase the ticket at the automatic ticket machine as at the ticket counter they charge you 30 Nok fees. The ticket must be validated before getting the train.

Flying on top of nordland during the day is an experience that worth sitting on the window side.

Mountains chain covered by snow and spotted by beautiful lakes that reflect the blue sky, fiords and pink sun light reflected on the snow. Despite of the tick glass of the plane I took beautiful photos.



Arrived in Bodo, I run to the sixth office where I rented a car (a Citroen A1) before they close down to celebrate New Year’s Eve.

When I go out of the airport to take the rented car I experience a moment of panic: there were 15cm of iced snow on the street and my car didn’t have wheel chain. How I’m I supposed to drive with this conditions??? I looked at to other cars and noticed none of them was wearing snow chains on their wheels so I recovered a bit and tried to turn the engine on and….the car was moving regularly as if no iced snow was on the street!!!

Next stop supermarket!

As in Norway prices are so high compared to the one of the rest of Europe and as being holiday all the restaurants are going to be closed in the next days, I thought that buying food and cooking myself (hoping the next hostels have a full set to cook) could be a good way to save some money.

The supermarket I visited everything was so expensive, fruit and vegetable so poor (salad, tomatoes, carrots and apples), and the biggest area was the one dedicated to the pre-cooked meals. As a good Italian would do I just purchased a box of pasta (of course Barilla), tomato sauce, milk, cereal for the breakfast, marmalade, olive oil, mineral water, a couples of already sliced cheese, 1 already sliced bread, 1 box of Frankfurt sausages, mustard, yogurt ad a couples of pre-cooked boxes just to taste them. Total amount of my shopping 200, 00€!!!!!

The night spent in Bodo was the New Years Eve. I passed the night at Bodo Vandrerhjem Hostel (www.hihostels.no/vandrerhjem/bodo-vandrerhjem/ ), a very nice and cleaned hostel placed inside the train station and in front of the pier where the ferry to the Lofoten leaves.

Rooms there are tiny, but cleaned and the sheets are included in the price. The hostel’s facilities include a nice and super accessorized kitchen. Most of the rooms are ensuite and have a satellite TV. Prices are obviously quite expensive to be a hostel, but it is the cheapest solution in Bodo. They also have ensuite doubles room for couples don’t want to renounce to their privacy.

During winter holiday time the hostel is literally run by its guests and to check in and checkout it is necessary to contact a guy on its mobile and with time he will arrive to help you. Except for this thing I really enjoyed my night in this hostel as there was an international environment and a big park space just in front of it.

When I checked in I asked the guy if they organized any party in the night to celebrate the new year or if he could suggest any place where to dinner and celebrate it, but he answered me that in Norway prices are so expensive that Norwegian people (at least the ones in the North of the Country) prefers to have dinner and celebrate at home and just few of them will go to the pub after dinner to wait for the midnight. So, all the restaurant would have been closed at h 16, 00 and the town will look like a ghost city.

Fine! As I didn’t eat all day long I decided to go for a kebab and coke (that cost me about 20, 00€) and have a look at the city.   

Except for the docks area, the city is a whole residential area with lot of houses and little buildings filled with Christmas decorations. Every windows, fence and gutter pipe was perfectly decorates with candles and lights. I think that even if the Northern Light had appeared I wouldn’t have noticed it with so many lights!

At 3 p.m. it was already night and I was starting to get bored, so I took my camera and get in my car to explore the surrounds with the hope to see the northern lights as the sky was completely clear. I drove along the E80 direction to Loding, but after a while I had to stop and turn around as it started to snow and there was a strong wind, especially along the coast, that would not allow me to recognize anymore the iced street from the side. Coming back I stopped in a little village (or probably it was a suburb of Bodo) where I met a beautiful torchlight walk. All the inhabitants were walking, skiing or riding a sledge along the main street with a beautiful torchlight in their hands. When the torchlight arrived at its destination, fireworks started to color the sky with beautiful colors and designs. Since that moment, all the other villages and town started to launch their fireworks as well, so that, as I was on the coast side, it looked to me like if I was at home in Sicily at midnight of the 15th August when all the villages along the cost and in the mainland start to launch fireworks competing for the most beautiful ones. At that point just a question come out in my mind: why is everybody launching fireworks at 5 in the afternoon??? In the end the firework went on for all the evening till midnight.

Torchlight walk neaby Bodo


At about h 22, 00 the hostel was completely desert. A couple of French was looking like me a nice place where to spend the night and was quite upset everything was closed.

In the end I went to the first pub open. Of course the place was empty except for the 2 waitress, the owner and about 6-7 guys. Getting new friend has been quite easy. Norwegian people are very friendly and open and chatting with them has been very pleasant and interesting. Of course at midnight we all went out in the street to celebrate and look at the fireworks.

As Italian tradition wants at h 2,30 I was back in the hostel to cook “cotechino e lenticchie” (a huge sausage and lentils) that I brought with me from Italy together with few ingredients that make it a flavored and rich dish. Never leave the New Year day pass without eating this dish or you will be unlucky all the year. Delicious!!!

The next day I wake up at h 9, 00 despite outside it is still night. Time for breakfast (included in the price of the bed with the formula “open the fridge and get what you like most”) and eventually dusk arrives.

The ferry to the Lofoten islands was leaving at h 15,30 and as in Bodo everything was closed and in any case there is not that much to visit I decided to drive up to the Salstraumen, a big whirlpool that take place not far from Bodo.

Unfortunately I couldn’t see it as the whirlpool depends on the tides and I missed it, but the landscape around is amazing and worth a visit.

If anybody want to see the whirlpool and can spend in the area few days can check at the timetable (www.bodo.kommune.no/nor/om-bodo-kommune/sentraladministrasjonen/servicekontoret/tourist-information-bodo/ ).  I’ve not checked it as I didn’t have any other chance to visit the place in the next few days and had to spend some time before the ferry departure, so I just drove there and checked on my own.

I’ve read on the net it is also possible to dive along the whirlpool, but honestly despite I’m a diver, I wouldn’t enjoy it that much…anyway there are diving that organize it, just check on the tourist office website.

As it is a touristic place in the nearby it is possible to find nice camping places and hotel. During summer you can walk along hiking path or barbequeueing in well equipped areas. If Norway wasn’t so expensive I would really love to come back again in summer.

A good place where to look at the whirlpool is on the top of the bridge that passes exactly over it.  Mind the wind speed advice at the begin of the bridge as if it is too strong walking up there becomes quite dangerous. I hadn’t notice it and when I arrived at ¾ of it I had to grip the handrail as strongly as I could and come back dawn otherwise wind would have bought me away.
The wirpool's area


Just outside Bodo, along the road that brings to the whirlpool there is a nice shop that sells stones with a restaurant attached (www.bertnesgeosenter.no ). If you like this kind of things it is a nice place to visit.

The ferry to the Lofoten islands left from Bodo’s pier directed to Moskenes on time despite it is one of that ferries where cars and truck can get on. It is possible to buy the ticket on board and costs 604 Nok (83, 00 €) for a small car and 168 Nok (23, 00€) each person (timetables are available just in Norwegian www.torghatten-nord.no/english/default.aspx ).

The journey lasts about 4 hours and, despite the ferry is quite big and stable, big waves can be felt anyway. I suggest you to take a tablet before leaving if you are used to get sick.

Who, as me, is lucky enough not to feel seek on the boats; can take advantage of the ferry’s restaurant that serves both snacks and hamburger and traditional Norwegian dishes. The menu is available only in Norwegian language but the waiter, if there is not much queue will be glad to explain them for you and then bring your order directly at your seat when it is ready.

This is what I ordered and that is a traditional dish of the area…shame I forgot the name!

Once landed in Moskenes I drove about 5 km to go to Å i Lofoten, last village of the Lofoten where I had booked a bunk bed in the hostel connected to the stockfish museum.
The owners, Elin and Steinar, are marvelous person, very kind and helpful. They helped me via email to organize my trip to the Lofoten islands and what was the ferry timetable (at first I wanted to drive from Oslo up to Bodo).
Stenair speaks a perfect Italian and when I arrived, despite they were on holiday at the Canary islands, he called me on my phone to check everything was fine with the ferry and to inform me that as the hostel was full he opened one of his Rorburer (the typical fisherman’s house that usually in winter are closed) just for me at the same price of the hostel. Staying at their place had been great, the Rorburer so beautiful and comfy gave directly on the sea and I had to share it with a couple of French just one night during all the week I spent there.
If one day I will be able to afford again a trip to the Lofoten islands (thing that I hope) I will definitely stay again at this place: www.lofotenferie.com , email: aa-hamna@online.no
About the Lofoten islands, I have to advise the Christmas time is considered low season there and most of the B&B and guest houses and restaurants are closed and the owners are all on holiday (most  of them at the Canary islands!). Finding a budget accommodation or just a restaurant for dinner is a quite hard target in this period of the year. Plus, the very little places that remain open have very expensive prices. I suggest looking for an accommodation where it is possible to use the kitchen.
Lofoten’s supermarkets are all open during the day (except on banks day), so it is possible to buy food and cook it at home.
During my stay in the islands I hoped to do some nice hike with my snowshoes but the light hours are very little, path are not signed and the weather changes so quickly that would make it a dangerous thing. In the end I spend the days driving and shooting photos to the beautiful and dramatic landscapes.
Every corner of each island hides a surprise and every side street worth to be covered. The landscapes are amazing!

 
Many times while driving I met beautiful and huge eagles and stopping to look them hunting is breathtaking.
 
Eagles hunting




 
 
 
So as it has been breathtaking, for different reasons, meeting a couple of guys that, despite of the snow and the temperature were surfing on the beach!!!
Surfing in January at the Lofoten Islands
In this season most of the shops are closed. I met just one open and I would have spent there all my salary if they had accepted credit card payment.
It was a homemade knit works shop. The owner said me they are a charitable shop. Women of the islands make all these knit works and then they are sold here. Sweaters, gloves of every different kind, bags, scarves, hats, socks and blankets all homemade are sold here. Lovely! I think the shop is placed along the E10 before Leknes, but I’m not sure as I stopped there just because it was the only light I met during a snowstorm.
As many people know the temperature at the Lofoten Island, tanks to the Mexican gulf flow, is never too low and even during winter time it never goes down 5-6°C, so it is not necessary to dress up as if you are at the North Pole. Nevertheless there is always a strong wind that blows, so I suggest wearing jacket, hat and gloves wind resistant.
Unfortunately all the time spent at the islands has been cloudy and I didn’t see the Northern lights.
Coming back to the Nordland I spent 2 nights at the Nordnes Camp & Bygdesenter that is placed closet o the town of Saltdal, along the E6 (www.nordnescamp.no ). The campsite is huge and placed in a beautiful natural scenery. Staying there in summer must be amazing: woods and nature is all around it.
When I arrived I was surprised to find out there were lot of people living in tents or caravan despite it was January and outside temperature was -10°C. How the hell they do????
Of course I couldn’t survive at that temperature and booked a comfortable and warm cabin. When I booked on the net this cabin for 350 Nok (about 48, 00€ per night, the cheapest accommodation of all my holiday in Norway!) on the website www.booking.com , there was no indication if the toilet was inbuilt. So I decided to contact the camping and they confirmed my suspects: the toilet was in a close cabin outside of the building. I panicked! I was already imagining me crossing the path that connected my cabin with the toilet one wearing my robe, with wet hair surrounded by snow and with a temperature of -15°C!!! I couldn’t do that ever!!!!
Luckily the owner must have had pity of someone that coming from a Mediterranean Country was not used to the snow and ice, so he wrote me saying he had changed my booking with a cabin bathroom ensuite at the same price of the one I had booked. When I read the email I wanted to kiss him!!!
The cabin was very nice, well heated and very comfortable except for one thing: hot water was missing!!!! There was a boiler, but the tank was tiny and for the time the water reached the toiled it was already iced. Unfortunately I noticed it just after entering the shower so I put up with it and then run to warm myself near the radiator. Other negative thing of my cabinet was that the water pipe was broken and after the shower the bathroom was completely flooded.  To celebrate the success of my boldface proof (having shower with iced water) I decided to eat at the camping restaurant that is a very charming place that serves quite good food.
There I met a crazy guy that moved there from Oslo just to see often the northern lights and fish Salmons in the Saltdal River. Of course he lives his life day by day and shoved me all the photos he took to the salmons he fished and of the northern light. Ehi, stop a moment! How is it that he got to shot nice photos of the northern lights with a mobile and my compact camera gave me completely black photos?!?
The next day I woke up at the dusk…or better, I woke up in the middle of the night as the dusk won’t be visible there before few weeks. I dove all the way up to Tysfjord Turistsenter where it is possible to participate to a day on the rubber boat looking for killer whales that in January come there to eat herrings.
Before getting on the rubber boat they give you a thermal suit that avoid to humidity and wind to pass and I have to admit it works. Shame my boots were not as warmer as I thought when I bought it as at the end of the day my feet were nearly frozen! I suggest using warming bags to put inside the gloves and between shoes and socks as feet and hands are the parts that will feel mostly the cold.
The rubber boat trip costs 1050 Nok (about 144, 00€) and lasts about 4 hours. Unfortunately we didn’t meet the killer whales but just a couple of big beautiful eagles hunting near our boat. A magic experience made even better by the beautiful pink light of the polar night and by the dramatic landscape of the norvegian fiords.
Tysfjord Turistsenter (www.tysfjord-Turistsenter.no ) is places along the E6 direction Narvik, 6km South of Bognes and 220km from Bodo, in the village of Storjord. The center includes a hotel with sauna and every comfort. The organize day trip on the boat looking for whales and killer whales all the yearlong and it is also possible to snorkel with whales when they meet them paying a bit more (in case they won’t meet the whales money won’t be refund

The rubber boat used to look for killer whales

Eagle fishing close to our rubber boat
 
I spent my last night at the Norden camp outside in the cold as the sky was eventually clear and it was my last chance to see the Northern Lights. In the end I’ve just seen a falling star, but the sky was so beautiful and full of stars that it has been great anyway to stay there admiring it.

The next day I drove to Bodo, flight to Oslo and spend half day there walking around the city center, looking at the shops that were all open despite it was bank holiday. Then I took the bus and my Ryanair flight to Italy.

I have to admit that this has been the most expensive holiday I’ve ever done. With flights, accommodations, car, petrol, food and rubber boat excursion I paid about 1.900,00 € for one week. Unfortunately Norway is becoming too much expensive (in 2008 I travelled to Tromso for one week and paid about 800, 00€) so I hardly will be able to afford a new trip to this beautiful Country that instead worth to be visited more deeply.