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mercoledì 31 agosto 2011

Cambogia: per quanto ti ho sognata!


Palazzo Reale di Phnom Penh

Ho sognato questo viaggio in Cambogia per circa otto anni, solo ora sono riuscita a realizzarlo!

Eccomi qui, sdraiata sulla bellissima Otres beach di Sihanouk Ville a godermi le acque limpide e calde e le spiagge bianchissime di questo mare ancora poco conosciuto dal turismo internazionale mentre mangio i miei meritatissimi noodle con verdura.

Arrivare qua non è stato per niente facile, ci sono voluti circa due giorni tra volo intercontinentale e bus, ma ne è davvero valsa la pena.

All’arrivo all’aeroporto internazionale di Phnom Penh (piccinissimo per essere un aeroporto internazionale!!!) bisogna fare la coda per ottenere il visto, quando arriva il vostro turno, l’incaricato controlla la validità del passaporto, lo trattiene e poi lo passa a un altro ufficio che chiamerà il vostro nome (nella speranza che lo pronunci in maniera comprensibile), vi farà pagare 20$ rilasciandovi così il visto valido un mese.

Nel frattempo le valigie staranno già girando a vuoto al ritiro bagagli da diverso tempo, così che per uscire dall’aeroporto, non ci saranno ulteriori attese.

Subito dopo l’uscita c’è un banchetto, dove è possibile ottenere un tuk tuk (una moto taxi con rimorchio) che vi porterà in qualunque posto della città per 7$ (ovviamente potete scegliere una sola destinazione, se avete bisogno di girare per trovare l’albergo che più vi piace, dovrete concordare in anticipo il prezzo per non incorrere in sgradite sorprese).

A mio avviso questo sistema è ottimo in quanto, anche se di solito mi diverto a contrattare sui prezzi, dopo un volo intercontinentale e una lunga coda alla dogana, mettermi a contrattare il prezzo di una corsa è davvero l’ultima cosa che voglio fare e dopo tutto 7$ è un prezzo abbastanza ragionevole.
Tuk Tuk


Arrivata alla stazione degli autobus, scopro che il primo bus per Sihanouk Ville partirà non prima di quattro ore, fatto il biglietto, concordo con il tassista un prezzo per visitare il centro della città fino all’orario in cui partirà l’autobus.

Purtroppo il palazzo reale era chiuso per la pausa pranzo, ma in compenso ho potuto visitare il museo di Phnom Penh che conserva dei reperti archeologici davvero straordinari; lo stesso è davvero splendido e merita di una visita.

La stazione degli autobus di Phnom Penh è piccolissima, non ci sono banchine né tabelloni con le partenze e gli autobus in partenza sono annunciati solo in Cambogiano da un tipo con megafono impossibile da comprendere.

La cosa migliore da fare è, quando si avvicina l’orario di partenza del vostro bus, chiedere ai conducenti degli autobus della compagnia di cui avrete già acquistato il biglietto.

Io avevo un biglietto per un autobus “di lusso” per Sihanouk Ville delle h13,00 ma alle h14,00 del mio autobus non c’era nemmeno l’ombra. Ho chiesto all’autista di una compagnia differente e con lo stesso biglietto che avevo, mi ha fatto salire sul suo autobus che però era di tipo standard.
Fare il bagno nel Mekong..


La differenza principale di un autobus standard e uno di lusso sono i tempi di percorrenza. Il secondo fa al massimo due soste durante il percorso e le tabelle di marcia sono abbastanza rispettate (tranne evidentemente quello che dovevo prendere io!), mentre il primo sosta ovunque durante il percorso in base a dove deve scendere la gente e quindi, sai quando parti, ma non sai quando arrivi.

Tutti (o quasi) gli autobus che percorrono lunghi tragitti hanno all’interno il bagno che risulta molto utile se prima di partire si è bevuto molto.

A Sihanouk Ville ho pernottato al Beach Road Hotel http://www.beachroad-hotel.com/

Sono stata in questo hotel sia all’arrivo da Phnom Penh che dopo esser tornata da qualche giorno d’immersioni fatte sull’isola di Koh Rung. La prima volta ho ottenuto una stanza con aria condizionata da 20$ vicino alla piscina. La camera era abbastanza grande, ben arredata e pulita. Nella camera c’era anche una cassetta di sicurezza per i valori (occhio che alle 10 del mattino l’hotel spegne i generatori per un’ora durante la quale non è possibile né aprire né chiudere la cassetta di sicurezza), TVsat e…dei carinissimi scarafaggini…beh, dopo tutto siamo in Cambogia!

Durante l’intero soggiorno in hotel nessuno è mai venuto a pulire la mia stanza, nonostante sia rimasta lì diversi giorni. Consiglio quindi di cercare di tenere la stanza il più pulito possibile e di buttare in cestini esterni alla stanza eventuali contenitori di cibo per evitare l’arrivo di troppi scarafaggi.

Il mio secondo soggiorno in questo hotel è durato fortunatamente una sola notte, per cui ho optato per una stanza un po’ più economica da 15$ con aria condizionata.

Incredibile quanta differenza ci possa essere per soli 5$. La stanza che mi hanno dato era minuscola, sporca e il letto infestato di cimici, tanto che ho dovuto farmi cambiare la camera nel cuore della notte mostrando allo staff la quantità di simpatici animaletti che pascolavano pacifici sulle lenzuola.

La nuova stanza era sicuramente più grande e pulita della prima (suppongo si sia trattato di una stanza di categoria superiore), ma puzzava di fumo da far schifo e il condizionatore gocciolava copiosamente acqua giù dalla parete. Pazienza, meglio sicuramente rispetto a dover dividere il letto con le cimici!

A Sihanouk Ville ci sono diverse belle spiagge: la più famosa è Serendipity beach, una lunga spiaggia di sabbia chiara sulla quale si concentrano, un po’ come stabilimenti balneari, diversi bar e ristoranti, i quali permettono ai loro client l’utilizzo gratuito di lettini, sdraio e ombrelloni…sembra un po’ di stare a Rimini, ma con un mare notevolmente più bello (anche se pure qui ci sono moto d’acqua e barche che sfrecciano a tutta velocità vicino alla spiaggia).


La prima parte della spiaggia è più dedicata ai turisti stranieri. I bar e ristorantini servono cucina internazionale e la spiaggia è attrezzata con lettini, mentre nella parte dedicata al turismo locale, si trovano grossi tavoli per il pranzo al sacco e sdraio e i bar non servono cibo, ma solo bibite.

Nel caso non siate attrezzati con la vostra “schiscetta” piena di pasta al forno o parmigiana di melanzane e vogliate comunque fare i turisti alla maniera Cambogiana, non ci sono problemi…non appena vi siederete in uno di questi tavoli per picnic locali inizieranno a passarvi davanti schiere di venditrici di gamberetti fritti, involtini primavere freschi, gamberi, frutta (purtroppo a “temperatura” ambiente) e perfino spiedini di calamaretti che vi riscalderanno sul barbequeue al momento…a voler provare tutto si spende circa 10$ a persona, ma ne vale davvero la pena! Io ho provato davvero di tutto e non ho avuto alcun problema intestinale.

Oltre al cibo, in spiaggia è possibile anche farsi fare un massaggio, una manicure o pedicure, treccine o acquistare un braccialetto o un buon libro (ovviamente in inglese). Ci saranno inoltre bambini che vi presseranno affinché consumiate in fretta la vostra bibita per potersi accaparrare la lattina e rivendere l’alluminio.

Cercate comunque di non fare mai acquisti o non dare mai soldi o regali ai bambini per evitare che questi siano ulteriormente sfruttati dai genitori come fonte di guadagno.

Se vi va di fare una lunga passeggiata in spiaggia o di spendere qualche dollaro per un moto taxi è facilmente possibile raggiungere la spiaggia di Otres beach, molto più tranquilla di Serendipity. Anche qui ci sono un paio di ristorantini per turisti stranieri, dove è possibile avere lettino e ombrellone e dove non troverete orde di gente che affollano la spiaggia…qui è tutto molto più tranquillo e la sabbia è un po’ più chiara (e il mare più pulito).

Arrivando a Otres beach attraverso la spiaggia si passa sulla collinetta dove è situato il Queen Hill resort http://www.sihanoukville-cambodia.com/sihanoukville-businesses/new7/queen-hill-resort.html . La posizione di questi bungalows è fantastica, ma le sistemazioni più economiche sono piccole, calde, buie e non troppo pulite. Purtroppo non ho chiesto di poter visitare quelle più care che dalle foto sembrano meglio. I’ve not seen more expensive rooms, so I can’t judge them.

Facendo immersion ho inoltre chiesto informazioni a diversi dive centers a Sihanouk Ville e alla fine ho potato per “The Dive Shop” www.diveshopcambodia.com che si trova esattamente di fronte al Beach Road hotel.

Ho ovviamente affittato l’intera attrezzatura che era di buona marca (italiana) e in ottime condizioni, così come lo è la barca che utilizzano per arrivare sull’isola (anche se non farei troppo affidamento sulla bombola di ossigeno per le emergenze che esternamente è interamente arrugginita…)

Alcuni dei dive master che lavoravano lì quando sono andata non avevano molta esperienza.

Durante la prima immersione c’era pochissima visibilità e il dive master (un ragazzo Svizzero che era lì solo per quattro settimane con l’unico scopo di ottenere il brevetto di dive master) non si è curato affatto del gruppo che stava guidando obbligandoci a terminare l’immersione dopo meno di 30 minuti perché ci ha perso.

Inoltre, il diving non possiede un buon libro dei pesci, ma solo un quaderno con le foto di una ventina tra i pesci tropicali più comuni e i dive master non conoscono nemmeno il nome di altri pesci che è comunque frequente vedere durante le immersioni. Consiglio quindi di portarsi da casa un buon libro di pesci tropicali per poter identificare le specie viste durante le immersioni.

Il Dive Shop organizza immersion giornaliere (due al giorno) sull’isola di Koh Rong www.kohrong-island.com e sulle piccole isole nei dintorni. Tutte le immersioni avvengono a poca profondità (massimo 12-15 m) poiché dicono che a profondità maggiori c’è solo sabbia e la barriera coralline sparisce.

Spesso non c’è scarsa visibilità per colpa delle barche dei pescatori e della pesca con la dinamite. Nonostante ciò la barriera corallina è ancora in ottime condizioni attorno a quest’isola ed è possibile avvistare una buona varietà di pesci (comprese le razze!!) semplicemente facendo snorkel lungo i tratti di costa dove affiorano le rocce.

Affittare a Koh Rong l’attrezzatura per lo snorkel dal Dive Shop è un po’ costoso (10$ al giorno), conviene portarsela direttamente da casa (almeno maschera e boccaglio che occupano poco spazio – le pinne servono a poco qui).

Se si decide di fare qualche immersione con il Dive Shop la cosa migliore è pernottare qualche giorno sull’isola di Koh Rong in modo da non dover pagare quotidianamente la barca (l’isola dista due ore di navigazione da Shianouk Ville) e di poter godere la bellezza delle splendide e deserte spiagge dell’isola. Solitamente il Dive Shop propone ai propri clienti di soggiornare al Paradise Beach Resort www.paradise-bungalows.com . Io ci sono stata la prima notte, ma a dire il vero non mi è piaciuto gran che. Il proprietario è un inglese un po’ scortese sposato con una cambogiana. La cosa più bella di questo “resort è il lounge bar dove è possibile rilassarsi godendo davvero di una vista spettacolare sul mare, ma il personale è lentissimo e fanno casino con le ordinazioni. A me la cena è arrivata dopo due ore e mezzo e diversi solleciti e per giunta una cosa che non avevo ordinato.
Vista da mio bungalow al Paradise Beach


I bungalow sono piccoli, bui, caldi e poco ventilati e solo pochi hanno una buona vista mare (il mio per esempio il mare lo vedeva solo da un angolino perché la visuale era coperta da un altro bungalow).  Per costruirli il proprietario ha fatto deforestare un’intera collina. Nel resort la corrente è disponibile durante tutto il giorno (utilizzando pannelli solari di giorno e un generatore la sera) ma nei bungalow non ci sono prese di corrente, quindi per ricaricare cellulari e laptop è necessario litigare con gli altri ospiti per accaparrarsi una delle poche prese disponibili nel lounge bar.

Sull’isola per fortuna non c’è solo il Paradise Bungalow ma alcuni altri piccoli “resort” a conduzione familiare (ovviamente tutti gestiti da stranieri). Io, dopo una prima notte di caldo soffocante nel bungalow del Paradise ho deciso di spostarmi circa 200 metri più avanti lungo la spiaggia, subito dopo l’angolo al Tree house bungalows www.treehouse-island.com .


La proprietaria è una simpaticissima ragazza Cambogiana di nome Nuch e la sua famiglia.

Il posto non è grande come il precedente e probabilmente I bungalows più economici sono altrettanto bui e caldi come quelli del Paradise (forse anche di più), ma almeno per costruire questo “resort” non hanno distrutto una porzione di giungla eccessiva. Oltre ai bungalows standard è possibile alloggiare in alcuni bungalows a due piani fronte mare sugli alberi che hanno una vista spettacolare.
Bungalow sull'albero al Tree House


Sono rimasta lì tre notti, spendendo solo 5$ in più rispetto al prezzo del Paradise e credo che ne valga davvero la pena!

Qui non hanno pannelli solari e la corrente è disponibile solo con i generatori che sono accesi dalle 6.00p.m. fino a mezzanotte circa. Tutti i bungalows e le case sull’albero hanno prese di corrente.

Le case sull’albero dispongono di bagno al primo piano e di camera da letto con zanzariera e veranda panoramica al secondo piano.
Spiaggia di fronte al Tree House


Nuch, la proprietaria, è sposata con un Italiano che ha avuto la geniale idea di costruire un vero e proprio forno a legna dove quotidianamente cucina pane, pizze e brioshe per la colazione.

Il pane e le brioche sono ottimi; la pizza lo sarebbe pure se fosse possibile reperire della mozzarella…purtroppo deve adattarsi ad utilizzare un formaggio locale che con la mozzarella ci azzecca poco, ma a parte il formaggio, la pizza è da 10 e lode (meglio di tante altre pizze mangiate in Italia!).

Per chi desidera invece assaggiare un piatto locale, la zuppa di verdure al curry è spettacolare!

Sull’isola abbiamo inoltre incontrato una coppia di ragazzi di Roma che si sono innamorati del posto e si sono messi in società con un cambogiano e stanno costruendo una piccola guesthouse in muratura poco più avanti. Il posto si chiamerà “Pura Vida” e ci raccontavano che dovrebbero riuscire a terminare i lavori nel giro di pochi mesi….nel frattempo vivono in tenda o soggiornando ogni tanto in un bungalow di Nuch.

Sull’isola le zanzare sono davvero assassine! Non c’è malaria però all’alba e al tramonto se si rimane fuori dalla zanzariera è come fare una donazione del sangue.

Io ho trovato questo espediente: facevo la doccia prima delle 18,00 (nel bagno di zanzare ce ne sono davvero tante perché c’è una cisterna piena d’acqua da utilizzare per pulire il gabinetto) e poi mi mettevo sul letto (sotto alla zanzariera) a godermi il tramonto dalla finestra. Già alle 19,30 appena il sole è tramontato completamente, le zanzare si calmano ed è possibile uscire senza essere assaliti in maniera massiccia (un repellente è comunque vivamente consigliato).

All’alba e al tramonto è impossibile anche stare ammollo in mare, in quanto sulla sabbia ci sono piccoli insettini che a quell’ora sono molto aggressivi e che si avventurano anche sulle parti non coperte dall’acqua dando dei piccoli morsi molto dolorosi.

 La spiaggia di fronte al resort è di sabbia gialla e con alcune rocce, quindi all’apparenza meno bella rispetto alla spiaggia di fronte al Paradise (che è comunque libera e a pochi passi di distanza), ma personalmente la preferisco in quanto sembra che qui le meduse non arrivino e inoltre attorno alle rocce è possibile, facendo snorkel, avvisare un sacco di bei pesci. Nella spiaggia bianca di fronte al Paradise invece è possibile vedere dei piccoli cavallucci marini…occhio alle meduse però!
Spiaggia di fronte al Paradise


Di fianco al Paradise c’è anche un altro resort di nome Monkey island www.monkeyisland-kohrong.com gestito da un tedesco. I bungalows sono più carini rispetto a quelli del Paradise e hanno anche una scatola chiudibile con lucchetto da utilizzare come cassetta di sicurezza. Dall’altra parte dell’isola c’è invece un resort più caro che si chiama “Lazy Beach” che però non ho avuto occasione di visitare http://www.lazybeachcambodia.com/Home.html .  

Lungo tutte le spiagge dell’isola, specialmente durante le notti di luna piena o nuvolose, è possibile notare lungo il bagnasciuga delle minuscole lucine fosforescenti: si tratta di plankton fluorescente, bellissimo! Il Dive Shop organizza anche immersioni notturne perfette per chi desidera fare questa esperienza per la prima volta giacché si va a pochi metri di profondità (6 o 7), l’acqua è un brodo e il plankton luminoso è un plus.  

Per chi vuol tenersi in forma, è inoltre possibile fare delle escursioni dentro la giungla. L’isola è minuscola e non c’è pericolo di perdersi, i sentieri sono battuti regolarmente e credo che chiedendo ai proprietari dei resort sia anche possibile ingaggiare una guida, non tanto per guidarvi nel percorso, quanto per aiutarvi ad avvistare scimmiette, uccelli ed altri animali.

All’estremità del Tree House resort parte un breve sentiero in mezzo alla giungla che in cinque minuti vi porterà su una bella spiaggia bianca deserta visibile già dal resort. Se decidete di percorrerlo, vi consiglio di indossare una maglietta, pantaloni lunghi e scarpe da ginnastica…io ci sono andata in costume e prendisole e mi sono trovata una sanguisuga attaccata al petto!!! L

Per raggiungere l’isola il Dive Shop fa pagare da Sihanouk Ville circa 15$ a persona, altrimenti è possibile informarsi attraverso una qualsiasi agenzia di viaggi a Sihanouk Ville.

Sihanouk Ville è una cittadina carina e tranquilla che vale la pena visitare se si è stanchi di passare le giornate in spiaggia, ma non si ha voglia di fare un’escursione nelle località vicine. Con pochi dollari un moto taxi vi porterà a visitare templi e pagode. Io avevo solo un paio di ore a disposizione ed ho optato per il mercato. Lungo la strada ho incontrato un ristorante dove si stava svolgendo un pranzo di nozze e c’erano ballerine vestite con gli abiti tradizionali che ballavano davvero incantevoli.

Il mercato non è molto turistico, difficilmente troverete souvenir e anche contrattare sul prezzo, serve a ben poco...Se vi piace qualcosa accettate il prezzo che vi viene chiesto perché difficilmente scenderanno (se non di poco). Io qui ho preso mezzo chilo di pepe di Kampot da una vecchina.

In realtà non so se sia davvero di Kampot, però è sicuramente profumatissimo.

Portate un fazzolettino profumato per visitare la parte alimentare del mercato che ha un odore nauseabondo.

Se vi fermate a Shianouk Ville alcuni giorni e avete voglia di farvi fare un abito su misura portatevi appresso la foto del modello che volete realizzato. All’interno del mercato ci sono diversi sarti che confezioneranno il vostro abito in pochi giorni.
Statue all'ingresso di Angkor


Per andare a Siem Reap (o Phnom Penh) da Sihanouk Ville è possibile prendere un bus notturno con cuccette dove potete dormire abbastanza comodamente e arrivare a Siem Reap freschi e riposati (o quasi). In ogni caso, dato che per arrivare a Siem Reap ci vogliono dieci ore, poter viaggiare sdraiati, è sicuramente più comodo che da seduti.

E’ possibile prenotare questi bus con cuccette in qualsiasi agenzia viaggi o attraverso il vostro hotel, magari trattando un po’ sul prezzo (anche in questo caso le agenzie ci marginano su qualcosa).

Io ho prenotato sia il bus che la guest house a Siem Reap (suggeritami dall’agenzia) attraverso Cool Banana Travel www.coolbananacambodia.com , gestita da una simpatica ragazza che ha organizzato anche il trasporto da e per la stazione degli autobus. All’arrivo a Siem Reap la guest house ha mandato a prendermi un tuk tuk che lavora per loro. L’autista si è offerto di portarmi a visitare i templi di Angkor per 16$ al giorno non contrattabili ed io ho accettato, ma devo dire che non sono molto soddisfatta di come si è comportato.

Riguardo ai templi non mi ha fornito alcuna informazione e non mi ha nemmeno permesso di scegliere quali visitare e quando. Il primo giorno alle 16,00 era già stufo e mi ha riportato alla guest house adducendo la scusa che nei dintorni non c’era più nulla da vedere nonostante gli avessi chiesto di portarmi in un tempio che era solo a poche centinaia di metri dall’ultimo dove mi aveva portato. Il secondo giorno già a mezzogiorno non ne ha più voluto sapere di portarmi in giro dicendo che avevo già visitato tutti i templi di Angkor e che qualunque altro tempio era molto più lontano e avrei dovuto pagare extra. Quando gli ho detto che dato che mi aveva portato in giro solo mezza giornata, gli avrei pagato solo 8$ si è arrabbiato e ha preteso il pagamento dell’intera giornata.
Tempio Bayon


Questo autista di tuk tuk fa parte dello staff della guest house (infatti, dorme lì la notte ed è sempre a disposizione per I client), ma ve lo sconsiglio caldamente.

La guest house dove ho alloggiato a Siem Reap si chiama Aroma Daily ( www.aromadaily.com ), è situate in posizione centrale, vicino al mercato; le stanze sono piccole e pulite e costano 15$ a notte con aria condizionata, bagno e un piccolo frigo. Purtroppo lo staff non si comporta diversamente da come si è comportato l’autista del tuk tuk. All’ingresso e sui bigliettini da visita dichiarano di dare una bibita come benvenuto, ma non si sono nemmeno sognati di offrirmene una al mio arrivo. La colazione è piuttosto cara e scarna. In più me l’hanno servita senza posate o bastoncini e nonostante glieli abbia chiesti più volte non me li hanno mai portati così che dopo 45 minuti, quando ormai sia le uova che il pane tostato erano freddi mi sono rassegnata a mangiare con le mani.

Al mio arrivo avevo inoltre consegnato degli indumenti per la lavanderia, ma me li hanno riconsegnati il giorno dopo sporchi e stropicciati esattamente come il giorno prima.

Teoricamente offrono ai clienti una connessione Wi-Fi gratuita, ma il mio PC non riusciva a prendere il segnale del router nemmeno a 1 metro di distanza (in compenso prendeva perfettamente quello della guest house di fronte…peccato non sapere la password!)

Anche qui, nessuno è mai venuto a pulirmi la camera. A questo punto inizio a pensare che in Cambogia si usi rifare le camere solo quando l’ospite se ne va…


Inoltre la finestra della mia stanza era rotta e la zanzariera bucata così che l’aria condizionata ovviamente non aveva senso accenderla e alla mattina mi ritrovavo interamente coperta da morsi di zanzara.

 Sinceramente non mi sento di raccomandare questa guest house, ma nella stessa via ce ne sono diverse e sono sicura che in molte il personale sia più disponibile e onesto. Per chi decide di alloggiare in una guest house di questa via, ma vuole risparmiare un po’ sulla colazione, proprio di fianco all’ingresso del tempio Wat Domnak c’è una bancarella con un paio di tavolini sulla strada che serve delle ottime colazioni calde. Le proprietarie non parlano inglese, ma vi basterà indicare qualcosa che vi stuzzica nel piatto di qualche altro avventore. Buonissimi dei dolci fritti simili ai churros spagnoli.

A pochi passi di distanza c’è un’altra bancarella di un’anziana signora che vende dei tramezzini strepitosi, perfettamente incartati e ottimi come pranzo al sacco se andate ai templi di Angkor.

All’inizio della via inoltre c’è un venditore di canna da zucchero che ve la spremerà sul momento e al tramonto una signora che vende cavallette e ragni fritti.
Un inquilino dei templi


Cenare in Pub Street può essere un po’ caro, ma alla fine della via iniziano I chioschi dei ristorantini locali che cucinano prelibatezze locali ad un prezzo notevolmente più basso; vi suggerisco il chiosco #1.

In alternativa, se non si vuol rinunciare ad un pasto in un vero e proprio ristorantino, suggerisco l’ottima cucina del “Sun Flower Restaurant”, no. 65 Mondol 1 Khum Svay, Dang kum, Siem Reap, tel. 092 245 915 (si trova alla fine di Hospital Street). Io ho cenato lì l’ultima sera e nonostante abbia veramente ordinato di tutto, ho speso solo 7$ e mangiato veramente bene.



Lungo la stessa strada e sullo stesso lato del marciapiede, circa 300 metri prima del Sun Flower c’è un posto molto gradevole, dove farsi fare un massaggio Thai per 5$ l’ora o il fish massage. Purtroppo non mi sono segnata il nome del centro estetico, ma è poco oltre l’incrocio con Pub Street venendo dal mercato, esternamente c’è una grossa vasca con i pesci per il fish massage suddivisa a metà, nella prima ci sono i pesci più grandi e nella seconda quelli più piccoli; le massaggiatrici sono tutte vestite di rosso e prima di entrare vi faranno lasciare fuori le scarpe e indossare delle ciabatte (c’è una panchina per sedersi comodamente). All’interno c’è l’aria condizionata e vi sarà dato un comodo pigiama.

I templi di Angkor sono stupendi e meritano di essere visitati con una guida ufficiale che vi spieghi cosa state vedendo (altrimenti vi sarete già annoiati al 5 o 6 tempio). Ci sono guide in tutte le lingue europee. Io ne ho presa una che parlava sia inglese che spagnolo, ma ne troverete anche tante che parlano francese e alcune anche italiano. Conviene chiedere all’ingresso.

In particular modo una guida ufficiale è d’obbligo almeno per il tempio di Angkor Wat…non ve ne pentirete.



Dopo Sim Rap sono tornata a Phnom Penh a dove ho trascorso un paio di giorni visitando la città, i suoi bellissimi templi e pagoda e lo stupendo palazzo reale (anche in questo caso suggerisco di ingaggiare una guida ufficiale che vi racconterà tutti I segreti delle tradizioni della famiglia reale) e dove è possibile fare shopping ad ottimi prezzi.

Consiglio di alloggiare allo Sky Park guest house www.skyparkguesthousepp.com

Più che una guest house si tratta di un hotel per uomini di affare cinese. Si trova a circa 40 min a piedi dal centro (un tuk tuk se contrattate bene vi costerà circa 1$), le stanze sono pulite e lo staff molto gentile.


Nella lobby è disponibile una connessione Wi-Fi gratuita, l’hotel dispone di ascensore e una stanza con bagno ed aria condizionata costa 15$ a notte. Non so se qui le stanze vengono pulite quotidianamente perché mi sono fermata una sola notte.

L’hotel dispone di un ristorante proprio dall’altra parte della strada, ma ad essere sincera non si mangia gran che bene, le porzioni sono minuscole e i prezzi alti. In compenso, proprio di fianco c’è un altro pub-ristorante: Asian Spice Café Pub (#79, St 111, Sangkat Boeung Prolet, Khan 7 Makara, Phnom Penh). Qui la cucina è deliziosa, le porzioni generose e il prezzo decisamente più popolare e in più offrono ai client la connessione Wi-Fi gratuita!

Cercate un supermarket? A cinque minuti a piedi dallo Sky Park Guest House c’è un enorme Lucky 7 distribuito su due piani che vende qualunque cosa. Ottima anche la pasticceria al suo interno che vende fette di torta spettacolari.


Per un massaggio io mi sono trovata molto bene da Akuya Massage Spa & Steams (#51, St 113, S/k Boeung Prolet, Khan 7 Makara, Phnom Penh. Phone 012 53 12 08). Il massaggio Thai o Kmer (è esattamente la stessa cosa checché ne dicano loro) costa 5$ per 1 ora, la stanza è climatizzata e anche qui viene fornito il pigiama. Inoltre, se ci si ferma a Phnom Penh più giorni, viene data una tesserina per la raccolta punti che può essere usata anche da più di una persona contemporaneamente: con nove massaggi se ne ha uno in omaggio e con diciannove, si ottiene un massaggio con olio gratis.

Per chi è patito di massaggi con l’olio, conviene sempre portarselo da casa perché quello che usano nei centri estetici cambogiani o in Asia in generale è di bassa qualità e può provocare allergie.

Fare shopping in Cambogia è certamente economico e conviene partire con una valigia vuota per poi riempirla lì. L’unica nota dolente sono le taglie…in realtà è così in tutta l’Asia. Loro sono piccolini e perciò anche andando in negozi di marche occidentali, si fa veramente fatica a trovare vestiti che non siano minuscoli per noi…solo le ragazze più magre e minute possono davvero fare shopping sfrenato in Cambogia!
Palazzo Reale


In compenso ci si può buttare su borse, cinture, scarpe, orologi, ecc …sono davvero a buon mercato!

I cambogiani sono persone davvero gentili, sempre pronto ad aiutarti e hanno sempre il sorriso sulle labbra. Ovviamente di fronte ad un occidentale cercheranno sempre di ottenere un guadagno, ma chi li può biasimare viste le condizioni in cui vivono?
Museo di Phnom Penh


E’ possibile che a volte le loro insistenze (specialmente da parte di autisti di tuk tuk o da commercianti e bambini) a volte possano farvi innervosire, ma fa parte della loro cultura e alla fine stanno solo cercando di sbarcare il lunario…abbiate pazienza e rispondete sempre gentilmente senza urlare o arrabbiarvi: nella cultura asiatica perdere le staffe è davvero una grossa maleducazione e comunque non vi aiuterà a togliervi di torno i rompiscatole, ma solo a rovinarvi la giornata.

Ad ogni modo direi che oggigiorno la Cambogia è un paese tranquillo e sicuro. Basterà prendere le stesse precauzione che normalmente prendereste in Italia per non ritrovarvi in situazioni pericolose (tipo non andare in giro di notte in quartieri che non conoscete, non ostentare gioielli od orologi costosi, ecc..).

Ringrazio tutti i cambogiani che hanno reso la mia vacanza indimenticabile!















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